Sabato 1 Agosto 2020 ha visto la nascita di un nuovo Emporio della Solidarietà sul territorio dell’Arcidiocesi di Gorizia.

L’iniziativa ha preso vita in seguito ad un’attenta riflessione e un costante confronto tra la Parrocchia di San Michele di Cervignano, la Caritas diocesana e il Comune di Cervignano, con la partecipazione e il contributo di Credifriuli. I contatti erano iniziati nel 2019, prendendo particolare vigore nell’ultimo periodo per cercare di dare quanto prima una risposta concreta a sostegno delle famiglie che sono scivolate nella povertà e nel disagio sociale a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al virus Covid – 19.

Il nuovo Emporio della Solidarietà di Cervignano del Friuli, che segue quelli di Gorizia, Monfalcone e Gradisca d’Isonzo a gestione “la Ginestra” APS, andrà quindi a dare un prezioso sostegno ai tanti che vivono un momento di difficoltà. In questo momento sono oltre 150 famiglie, includendo nei propri percorsi anche le famiglie rifugiate dall’Ucraina, cercando di sostenere ed aiutare le persone ad uscire dalle situazioni emergenziali.

Tra gli scopi degli Empori della Solidarietà infatti, anche e soprattutto quello di coadiuvare le famiglie al sostentamento collaborando con i servizi del Centro di Ascolto parrocchiale e i Servizi Sociali, affinché venga messa in campo una promozione piuttosto che una semplice assistenza, puntando ad evitare la cronicizzazione del loro disagio con il rischio di trasformarsi in una grave situazione di emergenza sociale.

L’Emporio della Solidarietà di Cervignano del Friuli vive della collaborazione dei supermercati Eurospar, Coop Alleanza 3.0, Conad, Azienda agricola Feresin e Panificio Cimpello nonché del Banco Alimentare per il rifornimento degli scaffali.

Al suo interno saranno attivi a rotazione volontari della parrocchia più un dipendente.

Non mancherà infine la collaborazione con gli altri tre Empori della Diocesi di Gorizia, andando a formare un lavoro in rete per il coordinamento della fornitura dei beni materiali sul territorio, per mantenere sempre stabile e stretto il contatto diretto con le persone e, non meno importante, un continuo “sostenersi a vicenda” tra Empori.